Ilenia Bent: leggerezza pop per rinascere


Beh di Ilenia Bent abbiamo memorizzato mille passaggi, tra talent e televisione, tra apparizioni, collaborazioni… e ora il lavoro di Vocal Coach si unisce alla stesura di nuove inediti e questo “Ce pensa Gesù” porta con se un titolo decisamente provocatorio e allegorico: una canzone contro il fato, una lirica fresca e accattivante come da perfetto cliché radiofonico e quel messaggio di resistenza e di ritorno alle origini, le piccole cose, all’importanza della vita. Una lirica che molto attinge ai formati stereotipati del nostro vivere quotidianamente immersi nel main stream delle cose. 

Ilenia Bent e la televisione: che rapporto hai stretto con questa magica scatola?
La scatola magica è qualcosa che apre le porte a sorprese ed emozioni incredibili, ma può anche nascondere misteri e apparenze.
Sono una persona abbastanza attiva e dinamica, guardo la tv il giusto, piuttosto preferisco uscire, leggere, cantare, insomma fare qualcosa di produttivo per me stessa.
Come ogni cosa penso che se la sfrutti nel modo costruttivo, riferito a noi artisti, per esempio entrando in un Talent, allora può essere davvero utile, ma se ti fai assorbire dai suoi meccanismi potresti perdere te stesso.
L’esperienza tv mi ha insegnato che il Talent ti dà una visibilità immediata, ma la musica fuori dal Talent è tutta un’altra storia! Se non si è in grado di sfruttare l’opportunità all’esterno, usciti dal Talent resta solo un’esperienza in più da inserire nel proprio bagaglio e nulla di più… Infine è bene ricordarci che esistono grazie ai social altri modi di comunicare la propria musica!!!

Che poi secondo molti resta ancora il motore primo della comunicazione. Con i social come te la cavi?
I social oggi sono il modo più veloce per arrivare ad una vasta quantità di persone. L’ho potuto constatare soprattutto negli ultimi anni in quanto il nostro lavoro online, causa pandemia, è triplicato rispetto a prima. Lavoro da oltre otto anni come Vocal Coach affiancando diversi producer tra Roma e Milano, tra cui Saverio Gerardi al quale devo molto perché mi ha formato, guidato ed insegnato tanto e che ad oggi mi sento di ringraziare particolarmente perché ha creduto sin da subito in me e nel mio talento… uno di quei professionisti che è raro incontrare, perché non ti forma solo artisticamente, ma anche umanamente.
Da lui ho imparato appunto che i social sono fondamentali e non mi stanco mai di dire agli artisti che seguo di essere sempre attivi sui social, perché le idee più belle ed originali possono diventare anche virali! 
Ovviamente sempre lavorando con il giusto team, con la giusta determinazione e passione.

Dunque, dopo un brano del genere ci chiediamo: che rapporto hai con il caso e con la fede?
C’è una frase di Steve Jobs che mi piace molto ed è in linea con il mio pensiero: “A volte il caso della vita ti colpisce in testa con un mattone, non perdere la fede!”.

E c’è anche una leggerissima critica sociale dentro le pieghe di questa canzone, vero?
L’unica critica che mi sento di fare è di invitare le persone ad essere meno superficiali e di pensare di più alle cose che nella vita contano maggiormente, come la salute e la famiglia e se davvero si vuole qualcosa bisogna lavorare duramente per ottenerla… nessuno ti regala nulla.