Nanà, giovane e talentuosa artista, ci racconta con passione e autenticità il suo percorso musicale e il significato dietro il suo nuovo singolo, "Fuori posto". Fin da piccola ha avuto un legame profondo con la musica, trasmessole dal padre, che ha alimentato la sua voglia di cantare e di esprimersi. In questa intervista ci svela come le sue esperienze di vita personale, e in particolare la fine di un rapporto importante, abbiano ispirato questo brano che parla della sensazione di sentirsi fuori posto in diverse situazioni della vita.
Nanà condivide con il suo pubblico non solo la sua storia, ma anche
l’intenzione di far sentire meno soli coloro che si ritrovano nelle sue
canzoni, creando una connessione emotiva attraverso la musica.
Come è nata la tua passione per la musica?
La mia passione per la musica nasce fin da piccola. Appena sentivo una canzone iniziavo a ballare e a cantare, come si suol dire ce l’ho sempre avuta nel sangue.
Il mio papà amava la musica e mi ha trasmesso proprio la passione e la voglia di cantare.
Fuori posto nasce dopo la fine di un rapporto importante con un ragazzo. Io mi sentivo spesso fuori posto o comunque sbagliata in ogni posto in cui andavo.
Con il tempo ho capito che quello che era successo aveva scatenato questa sensazione, ma in realtà c’erano anche altri motivi che sotto sotto mi avevano portata a sentirmi così.
La canzone al pubblico piace e quello che più mi fa piacere è che si ritrovano in questa storia; quante volte ci sentiamo fuori posto al lavoro, a scuola, in una relazione o con gli amici? Quello che vuole esprimere il testo è proprio questo e il fatto che le persone si ritrovino nelle mie canzoni è l’obiettivo principale del mio lavoro
Fuori posto è un brano fresco e contemporaneo con un linguaggio semplice e giovanile che parla di quanto una persona si possa sentire fuori posto senza chi che ama o senza una persona fondamentale nella sua vita.
Come dico sempre nelle mie canzoni riporto pezzetti della mia vita, per cui l’atmosfera è sicuramente quella di far sentire i miei ascoltatori un po nella loro zona di comfort, si devono sentire meno soli e capiti quando ascoltano i miei brani.
Come è avvenuta la scelta del titolo e della copertina?
La scelta del titolo deriva proprio dalla sensazione che provavo e dal fatto che mi sentivo fuori posto, mentre la copertina è stata presa da un book fotografico che avevo fatto svariati mesi dopo la registrazione del pezzo. La copertina mi ritrae seduta su delle scale con la testa piegata di lato. Ho scelto questa foto perché la posizione ricorda il fatto di essere fuori posto o comunque fuori luogo.
Un progetto a cui vorresti dar vita, prima o poi…
Vorrei tanto iniziare a preparare un album e avere la possibilità di collaborare con altri artisti magari allontanandomi dal mio genere musicale.
A breve parteciperò ad Area Sanremo con un nuovo inedito e non vedo l’ora poi di farvelo ascoltare! Ci sono altri brani pronti e tanti progetti che ho in mente. Come ho detto mi piacerebbe molto fare delle collaborazioni perché credo che dall’incontro anche di 2 generi musicali diversi possa nascere un bel lavoro e soprattutto c’è sempre una crescita personale in questo.