Il singolo "Incubi" di Eysa nasce da un periodo di tormento, quando un incubo ricorrente ha scosso la sua vita. Grazie alla terapia e alla musica, l'artista ha trasformato la sua angoscia in un brano che riflette la vulnerabilità e il bisogno di aiuto. Con "Incubi", Eysa vuole offrire speranza a chi attraversa momenti difficili.
Come è nata la tua passione per la musica?
Sin da piccola ho percepito la musica come qualcosa di familiare, quasi istintivo. Crescendo, è diventata una vera e propria necessità, un linguaggio che sento mio. Oggi sono felice di aver trasformato quella naturale inclinazione in un percorso professionale.
Parliamo del tuo nuovo singolo. Come è nato?
Frequento l’Accademia RCVoceproduzione, dove sto approfondendo sia il perfezionamento vocale che la scrittura. All’inizio non è stato semplice per me approcciarmi alla scrittura: avevo dei compiti da svolgere per esercitarmi, ma faticavo a trovare le parole giuste. Una sera però, ho iniziato a scrivere di getto… continuavo a buttare giù testi, finché a un certo punto ho sentito il bisogno di raccontare qualcosa che mi appartenesse davvero. Così è nato ‘Incubi’: un brano che parte da un’esperienza personale e che, una volta iniziato, è venuto fuori in modo molto naturale. Dopo alcuni preziosi consigli da parte del mio team di insegnanti, abbiamo perfezionato il testo… e oggi posso dire di esserne davvero soddisfatta.
Che atmosfera si respira in questo nuovo singolo?
L’atmosfera di questo singolo mi piace particolarmente perché riesce ad essere allo stesso tempo intima e liberatoria. È un brano molto personale, e proprio per questo ha avuto su di me un effetto quasi terapeutico.
Come è avvenuta la scelta del titolo e della copertina?
"Incubi" nasce da un periodo difficile in cui facevo ogni notte sogni ricorrenti e inquietanti. Grazie alla terapia ho capito che riflettevano le mie insicurezze più profonde. La copertina unisce due immagini forti: quella degli incubi, in cui mi specchiavo e vedevo qualcosa di macabro che ho preferito non rappresentare nel dettaglio, e quella della bambina di cui parlo nel brano che rappresenta me da piccola, con uno sguardo che per me ha un significato ambivalente, perché da un lato è lo sguardo che da bambina percepivo come inquietante, ma anche quello della me adulta che oggi prova a rassicurarla. È una copertina che parla di riconciliazione e consapevolezza, nonostante l’ombra degli incubi.
Un progetto a cui vorresti dar vita, prima o poi…
So che può sembrare una risposta scontata, ma essendo ancora un’artista emergente, e trovandomi in una fase di studio e crescita continua, uno dei progetti a cui tengo di più è la realizzazione di un album che rappresenti davvero la mia evoluzione. Vorrei creare qualcosa che unisca generi diversi, che sia versatile, travolgente e capace di coinvolgere profondamente. Un lavoro che racconti chi sono, ma anche dove sto andando.
Cosa ci riserverà la tua musica nei prossimi mesi?
In questo momento sento solo il bisogno di continuare a scrivere e pubblicare musica che mi rispecchi davvero. Sto lavorando a nuovi brani, in modo spontaneo, lasciando che raccontino la mia crescita artistica