“Nicotina”: la nuova frontiera dell’electropop secondo Monika


La voce ipnotica di Monika si posa su una base elettronica vibrante, costruendo un pop sensuale e contemporaneo. “Nicotina” è un brano magnetico che cattura sin dal primo ascolto, capace di fondere energia pulsante e introspezione delicata. La produzione scolpisce atmosfere notturne, sospese, dove ogni beat accompagna il dualismo del testo: l’amore che diventa dipendenza, la voglia di evadere e la paura del tempo che passa. Un’interpretazione moderna delle emozioni più complesse, raccontate con stile e consapevolezza.

Come è nata la tua passione per la musica?
La musica è sempre stata un rifugio per me. Non saprei indicare un momento preciso, è più qualcosa che ho sentito crescere dentro, come una voce che non potevo ignorare. Fin da bambina sentivo questa necessità di trasformare emozioni in suoni, era il mio modo per fare ordine nei pensieri, per raccontare quello che non riuscivo a dire a voce.

Parliamo del tuo nuovo singolo. Come è nato?
"Nicotina" è nato in un momento molto personale, quando mi sono trovata a fare i conti con situazioni
sentimentali che ti attraggono e ti consumano allo stesso tempo. Avevo bisogno di mettere nero su bianco quella sensazione di dipendenza emotiva che ti fa sentire viva e svuotata insieme. Il pezzo è venuto fuori quasi di getto, come se fosse già lì e stesse solo aspettando di essere ascoltato.

Che atmosfera si respira in questo nuovo singolo?
C’è una tensione costante, come se qualcosa stesse per esplodere ma resta sospeso. È un mix tra sensualità e inquietudine, un po’ come quando sai che qualcosa ti fa male ma non riesci a rinunciarci. Volevo che si sentisse quel contrasto tra attrazione e perdita di controllo.

Come è avvenuta la scelta del titolo e della copertina?
Il titolo "Nicotina" è venuto naturale, proprio perché il brano esplora questa sorta di dipendenza che può nascere da una relazione intensa ma distruttiva. La nicotina, come simbolo di un amore che ti stordisce lentamente, mi sembrava l’immagine perfetta per rappresentare quello che volevo raccontare. La copertina, invece, riflette il dualismo(attrazione-dipendenza): è un’immagine forte, ma anche delicata, che cerca di trasmettere fragilità e disorientamento.

Un progetto a cui vorresti dar vita, prima o poi…
Mi piacerebbe molto creare un album che racconti una storia, un viaggio musicale che segua un filo conduttore ma che sia anche variegato, con sfumature diverse: un progetto che unisca generi e collaborazioni con artisti di mondi musicali differenti sperando che ogni pezzo possa toccare il cuore di chi ascolta. Non voglio che sia solo un disco ma un'esperienza che si possa vivere anche dal vivo con una forte connessione tra me e gli ascoltatori.