Dal tuo esordio ad oggi, come sei cambiato musicalmente?
Ciao, cerco di essere sempre me stesso ed esprimere quello che sento, poi chiaramente il mio sound cambia in base alle mie emozioni. Ora sinceramente a questi lati analitici non li osservo, e spesso sono gli altri che li osservano, perché io mi vivo e di solito non mi guardo ed analizzo così da lontano io continuo a fare la musica che sento di fare.
Qual è l’esperienza che più ti ha emozionato nella tua carriera da artista?
Sicuramente riuscire a collaborare in studio con Filippo Graziani il figlio di Ivan è stata un’esperienza emozionante, poi anche cantare tra sul primo ed il secondo tempo di una partita di calcio di serie A, mi ha emozionato, anche essere premiato da Mogol in persona e poi conoscerlo mi ha emozionato, ecco io sono un tipo sensibile che si emoziona facilmente.
Parliamo del tuo nuovo singolo dal titolo “Non ho bisogno di niente”. Che atmosfera si respira in questo brano?
L’atmosfera che ho voluto ricreare è un’atmosfera creativa di una canzone suonata, ci sono dei richiami psichedelici e di sound anni ’70; volevo ricreare un poco l’atmosfera di un gruppo di amici che si ritrova davanti ad un fuoco in qualche parte selvaggia dell’Italia tipo in Umbria.
Come è avvenuta la scelta del titolo e della copertina?
Il titolo lo avevo già pronto, per la copertina ho lavorato, forse è meglio dire stressato, i grafici dell’etichetta fino ad arrivare a questa soluzione.
Un progetto a cui vorresti dar vita, prima o poi…
Ho nella testa che mi frulla un concept album, sai quelle cose dal sapore antico che non si fanno più, perché la gente non ha tempo da dedicare all’ascolto, io voglio andare contro corrente.
Sicuramente riuscire a collaborare in studio con Filippo Graziani il figlio di Ivan è stata un’esperienza emozionante, poi anche cantare tra sul primo ed il secondo tempo di una partita di calcio di serie A, mi ha emozionato, anche essere premiato da Mogol in persona e poi conoscerlo mi ha emozionato, ecco io sono un tipo sensibile che si emoziona facilmente.
Parliamo del tuo nuovo singolo dal titolo “Non ho bisogno di niente”. Che atmosfera si respira in questo brano?
L’atmosfera che ho voluto ricreare è un’atmosfera creativa di una canzone suonata, ci sono dei richiami psichedelici e di sound anni ’70; volevo ricreare un poco l’atmosfera di un gruppo di amici che si ritrova davanti ad un fuoco in qualche parte selvaggia dell’Italia tipo in Umbria.
Come è avvenuta la scelta del titolo e della copertina?
Il titolo lo avevo già pronto, per la copertina ho lavorato, forse è meglio dire stressato, i grafici dell’etichetta fino ad arrivare a questa soluzione.
Un progetto a cui vorresti dar vita, prima o poi…
Ho nella testa che mi frulla un concept album, sai quelle cose dal sapore antico che non si fanno più, perché la gente non ha tempo da dedicare all’ascolto, io voglio andare contro corrente.
Che progetti hai per il 2022?
Voglio realizzare come minimo un brano al mese ed ho intenzione di andare avanti a fare singoli fin quando non mi viene voglia di fare un album.
