Scopri "Passi" di Chantal: Un racconto di vulnerabilità e resilienza




Con "Passi", Chantal offre uno sguardo profondo nella psicologia delle relazioni umane. Il brano cattura con maestria la tensione emotiva tra la paura di fallire e il desiderio di ricominciare. Attraverso arrangiamenti minimali e una voce che trasmette sincerità, Chantal crea un'atmosfera malinconica e riflessiva, invitando l'ascoltatore a esplorare la propria vulnerabilità con coraggio.

Come è nata la tua passione per la musica? 
La passione per la musica mi accompagna da sempre, fin dall’infanzia. Non riesco a ricordare un momento della mia vita in cui la musica non fosse parte di me. Già da piccolissima amavo esibirmi e regalare piccoli concerti alla mia famiglia. Cantavo come solista alle recite scolastiche o agli eventi organizzati nel mio paese: insomma, dove c’era musica, c’ero io. Da allora non ho mai smesso di esprimermi attraverso la musica. È sempre stato il mio modo naturale per raccontarmi e per comunicare quello che provo.

Parliamo del tuo nuovo singolo. Come è nato?
Passi è nato quasi per caso, in un momento in cui avevo bisogno di fare chiarezza dentro di me. Ricordo che in circa quindici minuti, mentre suonavo qualche accordo alla tastiera, è venuto fuori il ritornello che poi ha dato il via all’intera canzone. È stato un modo per tradurre in musica quello che sentivo, un’esigenza di esprimere emozioni che a parole erano ancora troppo difficili da pronunciare, soprattutto all’inizio di un rapporto importante.

Che atmosfera si respira in questo nuovo singolo?
L’atmosfera della canzone è un equilibrio sottile fatto di contrasti: si percepisce la tensione tra la distanza e il desiderio di avvicinarsi, tra l’auto-sabotaggio e la ricerca di stabilità. È come camminare su un filo sospeso, dove ogni passo ha un peso, e nonostante le difficoltà c’è la volontà di non perdersi e di ritrovarsi. Una sensazione di incertezza ma anche di speranza.

Come è avvenuta la scelta del titolo e della copertina?
Il titolo Passi simboleggia varie cose, in base alla chiave di lettura di ciascuno. Prende direttamente spunto dal ritornello centrale della canzone, dove racconto la voglia che il senso di ansia “passi”, la paura di fare passi falsi ma anche la certezza che, nonostante tutto, ci si possa ritrovare. Per la copertina ho scelto un’immagine che rappresenta due figure in ombra che camminano su un filo sopra una città in subbuglio. È una metafora visiva della delicatezza e della fatica di mantenere l’equilibrio in una relazione, di come, anche quando tutto sembra un caos, ci si possa avvicinare con attenzione e cura.

Un progetto a cui vorresti dar vita, prima o poi…
Non ho ancora un progetto preciso in mente, ma sogno che la mia musica possa crescere e trovare la sua strada. Se da questo processo nasceranno altri brani, un album o qualcosa di diverso, lo scopriremo strada facendo- ma sarà una naturale evoluzione. Ciò che conta, per me, è non perdere mai quel legame autentico con la musica che mi accompagna da sempre, augurandomi possa essere di conforto o compagnia a chi ascolta. 

Cosa ci riserverà la tua musica nei prossimi mesi?
Non avendo un programma ben definito al momento, posso solo dire di stare ancora esplorando e lavorando su nuove idee che piano piano andranno a concretizzarsi. È un percorso ancora in divenire- so solo che qualcosa sta prendendo forma e verrà fuori a suo tempo. Dovunque mi porterà questa strada, sono impaziente e curiosa di poter condividere con chi ascolta tutto quello che verrà.