Torna l’amore, torna l’incanto della semplicità, tornano i suoni che dagli anni ’90 ad oggi, con le opportune evoluzioni digitali, hanno sempre saputo confezionare l’amore e la vita quotidiana di sentimenti, rinunce, rivalse e rivoluzioni dell’intimo di ognuno di noi. Parliamo del grande pop italiano, parliamo di una scuola che ha reso famosa l’Italia e quel suo modo di fare musica. E questo nuovo Ep di Luca Breuza veste a pieno questi cliché, questa scuola di classici intramontabili. Si intitola “Non è follia”, disco di inediti che si avvale anche della collaborazione di Luca Sala autore insieme a Kikko Palmosi e Francesco Silvestre dei Modà, di “Non È L’inferno” brano vincitore di Sanremo 2012 portato al successo da Emma Marrone. In rete il video ufficiale, anch’esso aderente alla regola dell’arte. E sempre si resta affascinati da un modello d’arte e di comunicazione musicale che mai smetterà di contaminare non solo la scrittura ma proprio la vita di ognuno di noi. E Luca Breuza dimostra di saper stare bene alla parte e al compito di questo suono.
Beh, il pop italiano ci accompagna da sempre e negli anni si è modernizzato per restare in linea con le tendenze. Gli esponenti di spicco come Laura Pausini, Marco Mengoni… sono per me un grande riferimento.
Queste esperienze mi hanno insegnato che confrontarsi con altri artisti ed essere “giudicati” è molto importante. Non ci si deve arrendere mai ma è fondamentale continuare a provare e riprovare cercando di migliorarsi e soprattutto nella vita non bisogna mai smettere di credere nei propri sogni.
La “follia” per me è quell'ingrediente che non deve mai mancare anche nelle piccole cose quotidiane. È ciò che ci spinge a metterci sempre in gioco e affrontare nuove sfide.
Io sono stato un po' “folle” nel voler lavorare alla mia musica proprio durante la pandemia, questo disco è nato in un periodo particolare però ne è valsa la pena e sono fiero delle scelte che ho fatto.
Lo definirei un disco “variegato” dove il tema dell'amore è sempre presente però in ogni brano viene rappresentato in maniera differente.
Ritroviamo l'amore passionale “senza remore” in CHE NE SANNO LE STELLE, l'amore “libero” senza pregiudizi in LIBERI fino ad arrivare all'amore verso coloro che mi hanno donato la vita e ai quali ne sarò sempre grato , i miei genitori, in UNICI EROI.
Ti ringrazio molto per l’apprezzamento. Il videoclip è stato girato in Piemonte nella Val Maira, in provincia di Cuneo, e nel Parco Naturale della Val Troncea, provincia di Torino.