RœstaVinvè: il nuovo video e la feat. di Clio


Un altro bellissimo lavoro che questo tempo ci ha soltanto fatto “sentire” non “vedere”, come ci diranno tra poco i RœstaVivé, al secolo Stefano Resta e Vincenzo Vescera. Si intitola “Biancalancia” questo loro primo disco in cui troviamo anche la direzione artistica di Maurizio Loffredo presso Gli Artigiani Studio. E se Francesco di Bella ha dato il suo contributo per le liriche del brano “Senza cuore”, la stella della canzone francese Clio ha segnato una meravigliosa partecipazione vocale nel nuovo singolo "Rien ne va plus” che troviamo anche nel video ufficiale che segue. La donna diviene il centro, nel suo sentire, nel suo esserci, nel suo patire il peso delle tante rivoluzioni. Canzone d’autore dove il pop lascia enorme spazio al proprio modo di essere e di pensare.

Ormai “Biancalancia” ha vissuto con voi pandemie e restrizioni. Un bel riassunto della sua vita? Partiamo proprio da qui… come ha vissuto questo disco?
Come tutti in questo periodo, “Biancalancia” si è solo potuta sentire, non vedere. In realtà io e Vincenzo abbiamo scritto i pezzi a quattro mani e molto spesso a distanza, tramite smartphone. Completare l'album a distanza è stato in un certo senso naturale. Tra tamponi, termometri e mascherine abbiamo affrontato tutta la gestazione dell'album. Video e concerti hanno risentito di questa condizione. Tuttavia il progetto è stata una luce in questo lungo tunnel che ci ha permesso di affrontare con positività questo periodo. Siamo in qualche modo doppiamente grati a "Biancalancia".

Clio è una presenza assai interessante di questo lavoro. Parliamo anche dell’ultimo singolo dal titolo "Rien ne va plus”. Come siete giunti a lei?
Abbiamo contattato il suo manager. Sono stati molto gentili e generosi ad offrirci una collaborazione così preziosa senza troppo pensare a quanto fossimo grandi come artisti. Hanno valutato la nostra proposta, pragmaticamente ma anche con leggerezza e serietà, in tutte le fasi. Clio è un'artista per noi molto interessante per le tematiche affrontate e le sue scelte stilistiche. Il suo primo album che risente di echi della tradizionale canzone d'autore francese, il secondo album ha avuto una direzione più elettropop e il terzo ancora più elettronica. In un certo senso fa in Francia ciò che a noi interessa di più. 

Tra l’altro questo nuovo video sembra essere assai didascalico alla lirica. Una scelta anni ’90 che piano piano torna di moda come tante altre cose… che ne pensate?
Siamo consci che le tematiche trattate nel testo non si prestavano a troppe allegorie. Il video un po' ci dovrebbe rappresentare, parlare delle nostre esperienze. I nostri visi sono in qualche modo anche presenti, anche se non ben riconoscibili; tuttavia per rappresentare al meglio le nostre tematiche i due attori Roxane Colson e Justine Pleutin, scelti dal regista Giovanni Di Legami, che ha interamente concepito e scritto il videoclip, hanno molto apprezzato le nostre scelte musicali in primis. Gli anni '90 oramai sono un Cult, anche se per noi sono ancora dietro l'angolo. Diciamo che ci piacevano alcuni video statunitensi di alcuni rapper o alcune pellicole di commedie italiane e francesi di questi ultimi anni.

“Biancalancia” col senno di poi che tipo di futuro ha aperto alla vostra musica?
Sicuramente le linee programmatiche delle nostre canzoni sono state tracciate in questo nostro primo LP. Biancalancia, prodotto presso gli Artigiani di Maurizio Loffredo e Daniele Sinigallia, ci ha caricati di responsabilità per quanto riguarda la qualità della nostra futura proposta musicale. E speriamo di riuscire a realizzare in futuro canzoni sempre più emozionate ed ispirate. Biancalancia forse ci ha mostrato per la prima volta la nostra identità artistica, se così si può dire. Un po' come quando ti ascolti in un messaggio e dici "ok, questa è la voce così come la percepiscono gli altri".