La nostra intervista ai Calla MC + NSE


Oggi vi parliamo dei Calla MC + NSE, che hanno di recente pubblicato “7/4 Party” singolo dal sound jazz funk, miscela riferimenti alla vita “on the road” delle live band a messaggi “progressisti” di chi con la testa sulle spalle cerca un’etica e pensa.

Abbiamo intervistato il gruppo capitanato da Calla Mc, personaggio centrale della scena hip hop italiana, per conosce meglio e scoprire i loro progetti.

Ciao, benvenuti. Prima di tutto, cos’è la musica per i Calla MC + NSE.
Ciao Grazie. Bella domanda! Nella band siamo in 6 elementi e ognuno potrebbe forse dare una risposta diversa. 
Forse quello che ci accomuna è il grande amore per la musica di derivazione Black, e quindi il Jazz il funk e tutto quello che la cultura Black ha prodotto negli ultimi 100 anni circa. Poi pensiamo che la musica sia una cosa bellissima se la riempi di contenuti belli. Noi ce la mettiamo tutta con umiltà e rispetto per le nostre tradizioni dei linguaggi musicali, e degli argomenti che trattiamo nei testi.

Quanto conta la sperimentazione nella vostra musica?
Noi vorremmo dire la nostra senza essere troppo etichettati in un genere e senza per forza essere comparati a qualcuno, per questo lasciamo andare la fantasia senza troppo farci condizionare da quello che potrebbe piacere, con la speranza che comunque nel mondo ci sarà qualcuno che apprezza e in un mondo così globale deve accadere! Quindi la sperimentazione potrebbe anche essere il non avere i soliti freni imposti dal “mercato” che molte persone studiano meticolosamente e che cavogliono per forza spiegarti.


Una band composta da 6 elementi capitanata da Calla Mc. Come ha avuto inizio il vostro progetto?
L’idea nasce dagli NSE il trio base composto da Michele Iaia alla batteria Simone Migani alle tastiere e Rodolfo Valdifiori al basso che suonano insieme da svariati anni e hanno collaborato con vari artisti. In realtà con Calla MC c’erano già state varie occasioni di fare musica insieme. Spesso in jam e direttamente on stage, Finchè un giorno non abbiamo deciso di dare vita ad un progetto per alimentare l’energia che ogni volta si percepiva nel fare musica insieme

Quale messaggio volete trasmettere con “7/4 Party”?
Innanzitutto ci teniamo a fare notare che il tempo in 7/4 è un ritmo inusuale per il genere hip hop, che solitamente è in 4/4.  Michele Iaia il batterista ha avuto l’intuito di proporre un groove di batteria sul quale Rodolfo e Simone hanno suonato un riff di 4 accordi. Ad Andrea (Mc Calla) è piaciuto e si è cimentato a scrivere delle rime che combaciassero con la metrica ed è venuto fuori Sette Quarti party.
Nel testo si parla di una band che va a fare la propria cosa, cioè suonare dal vivo.  Quindi racconta in modo “scanzonato” il viaggio, dal caricare il furgone fino al concerto, puntando l’accento sull’aspetto più ludico della vita del musicista, anche se in realtà quando è fatto con serietà è anche molto impegnativa. E quindi se vuoi si racconta di un modello sano di affrontare il mestiere del musicista, lontano da droghe e altri sballi.. magari giusto una birra ma “... non ubriacarti se poi ci riporti tu poi non riparti più

Quale è stato lo spunto che vi ha portato alla realizzazione dell’album “Rapmosphere”?
Inizialmente la band era nata per fare dei live. Anche nel mondo dell’hip hop si possono fare le “cover” nel senso che si prende una “base” di un brano noto e ci si mette sopra un rap che si sposi bene con la musica. Noi abbiamo iniziato sfruttando musica e testi sia nostri che presi da brani noti. Dopo un intera estate di live (2019) abbiamo deciso di fissare in un disco la buona energia che ad ogni concerto si creava tra di noi.
Nel disco però abbiamo voluto usare solo materiale musicale interamente nostro, e quindi ci abbiamo buttato dentro quello che ci andava di fare ascoltare, senza troppo farci condizionare da quello che il pubblico vorrebbe. Nei testi si parla di molti argomenti, e oltre a temi come l’amore è la musica, si parla anche del problema della plastica più che mai attuale, e in qualche brano si toccano anche argomenti più filosofici ed etici. 
Ci siamo stati dietro molto anche per via dei lock down in cui ovviamente non potevamo vederci... questo ha allungato i tempi, e anche successivamente quando il disco era pronto non erano maturi i tempi per poterlo poi presentare live. Diciamo che l’idea è partita a fine estate 2019, forse c’è è voluto un annetto solo per la realizzazione. Inizialmente abbiamo suonato live gran parte delle tracce poi c’è stato anche un bel lavoro di post produzione di cui si è occupato Michi Iaia, infatti il disco è stato registrato e mixato nel suo studio.

Quando potremo ascoltare dal vivo le canzoni del nuovo disco?
Stiamo facendo diversi live, da poco abbiamo aperto il concerto di Kinga Glyk una grande artista del basso elettrico che si fatta conoscere a livello internazionale, in una location meravigliosa, l’anfiteatro romano a terni.
Poi il nostro brano Sette quarti party è stato usato dal profilo ufficiale di tic Tok per un video che parla della “black culture”.
Prossimi concerti: il 28 luglio a Cattolica (Rn) nella piazza centrale, 8 agosto per Spiagge soul Festival a Marina di Ravenna - il 30 agosto per il Milano Marittima Jazz festival. Altri eventi sono in fase di definizione per cui vi invitiamo a seguirci sui social per gli aggiornamenti.

Grazie mille per la vostra disponibilità, volete aggiungere qualcosa per chiudere questa intervista?
Solo un grazie per averci dato la possibilità di parlare di noi