“AUM!” è il nuovo singolo di AmbrOsino. La nostra intervista


Ispirato dallo sketch della Smorfia “Perché il sud si chiama mezzogiorno” del compianto Massimo Troisi e la sua crew
, “AUM!” è il nuovo singolo di AmbrOsino, un brano che volteggia su sonorità “bluesy” napoletane degli anni ‘80, mai scollate all’originalità stilistica del cantautore di San Giorgio a Cremano.
 
Ecco l’intervista che ha rilasciato a noi di Ophelia Blog.
 
Ciao AmbrOsino, raccontaci della tua musica. Come la definiresti in poche parole?
Ma ciao! Bella domanda, difficile dare una definizione a quel che viene fuori dall’anima in un modo naturale, quasi sempre a braccio. Mi immagino su un ponte che collega la tradizione musicale degli anni ’80 ai giorni d’oggi, con sotto il traffico, il vociare e il vivere dei quartieri napoletani.  
 
Da cosa trai ispirazione per le tue produzioni?
Dal “teatro” che vivo dentro e fuori casa quotidianamente, dall’umore che varia, anche velocemente, dalla musica che ascolto, dall’amore dei miei figli, dai film che guardo, dalle notizie che leggo. Ci sono diverse componenti emozionali che si prendono gioco di me (sorride ndr).
 
Parliamo del tuo nuovo singolo “AUM!”. Come è nato?
È nato durante l’isolamento dovuto al lockdown, in quei tempi grigi e pigri ho trasformato il mio soggiorno in un cinema, ho visto 1000 film, da Trosi a Nuti, passando per Verdone a Totò, senza trascurare l’intera filmografia di Sorrentino. Ma l’ispirazione, la vera scintilla, è arrivata guardando uno sketch de “La Smorfia”, dove il grande Massimo spiegava la metafora della definizione di “mezzogiorno d’Italia”.
 
Che atmosfera si respira in questo nuovo singolo?
Un’ atmosfera “bluesy”, pop, leggera ma vibrante.  
 
Come è avvenuta la scelta del titolo e della copertina?
Per la copertina mi piaceva l’idea di ricordare quelle atmosfere dei film e delle immagini anni ’80, di fine estate. Tra l’altro lo scatto è un frame del videoclip proprio di AUM!.
Il titolo, invece, letteralmente, ma anche fumettisticamente, sta ad indicare il morso che si dà al cibo, mi piaceva questo senso vorace, rapido e breve per il titolo.
 
Un progetto a cui vorresti dar vita, prima o poi…
Mah… forse lavorare su temi strumentali, raccogliere un po’ di cose da tenere pronte per un’occasione speciale, come potrebbe essere il cinema.
Ma è il prossimo progetto, il mio prossimo disco, quello che ho sognato, immaginato e pensato per stare bene con me stesso e con il mio essere artista. 
 
Cosa ci riserverà la tua musica nei prossimi mesi?
Un EP contenente 6 tracce che verrà pubblicato questo autunno e che sarà presentato da un terzo singolo. Insomma restiamo connessi, ci sono cose buone in pentola. A prestissimo!