La mia passione per la musica nasce dal primo sguardo con una chitarra all’età di 10 anni. Da bambino suonavo con un gruppo in cui facevamo le cover dei Nirvana in Sicilia ma poi ho dovuto lasciare la mia città Natale e ho intrapreso gli studi di ingegneria. Non ho mai abbandonato la musica, è sempre stata e sempre sarà una delle mie passioni più grandi.
“Un senso che non vorrei” è nato dall’idea e della voglia di esprimere le emozioni che si provano quando una storia finisce in contrasto al ricordo dei bei momenti passati insieme. Perché in realtà quei ricordi suscitano più emozioni alla fine della storia rispetto al prima.
Si percepisce un’atmosfera malinconica ma che viene accompagnata spesso, sia nel singolo che nelle immagini del Video-Clip, dalla gioia e dall’essere felici ricordando, appunto, gli istanti passati insieme.
La scelta del titolo è legata molto al contenuto e al significato che ho voluto attribuire al mio singolo. Un senso che non vorrei, letteralmente è così. È un senso e un vuoto che nessuno vorrebbe provare, quello di una storia finita. Per quanto riguarda l’immagine di copertina che ritrae me alla finestra voglio rappresentare il vuoto e i pensieri che ci travolgono alla fine di un amore.
Sicuramente ho diversi progetti legati, ovviamente, alla musica e a tutto ciò che la circonda per poter esprimere a pieno le mie emozioni, la mia personalità e il mio amore per la musica.
Nei prossimi mesi, in particolar modo nel mese di Dicembre, ci sarà l’uscita del mio quinto brano in cui ricorderò mio fratello Antonio e il suo ultimo saluto.