Intervista a Sara Sgarabottolo

 

Oggi abbiamo il piacere di conoscere una nuova artista, Sara Sgarabottolo, una cantautrice padovana, qui con noi per presentare il suo ultimo singolo “Tra il cuore e l’anima”, un brano incentrato sull'incomunicabilità. La perdita di qualcuno è sempre causa di un grande dolore e motore di profonde riflessioni. Il testo rivela a poco a poco, in un climax di archi e chitarre arpeggiate, le parole che avremmo voluto dire e che non sono mai arrivate a chi ancora in fondo ci manca.
 
Ciao Sara, siamo felici di averti qui oggi per parlare del tuo brano “Tra il cuore e l’anima”. Per iniziare, puoi raccontarci cosa ti ha ispirato a scrivere questa canzone?
Ciao! Il piacere è tutto mio. La storia di "Tra il cuore e l'anima" è quella che ha vissuto una mia amica, in cui mi rivedo anche io. Abbiamo deciso di darle voce perché volevamo fosse un pensiero sincero e diretto, rivolto a qualcuno con cui non siamo più in contatto. Direi che è un brano sull’incomunicabilità, ma c’è anche molta tenerezza.

Parliamo del videoclip. Hai girato il video nelle strade di Abano Terme. Come la location si lega al messaggio della canzone?
L'idea del videoclip è quella di rappresentare un momento di riflessione. Quando si è soli è molto facile perdersi nei propri pensieri e volevo che, all'interno del video, la canzone fosse il mio pensiero a voce alta. Per questo motivo ho pensato che l'intero video dovesse essere il più naturale possibile nel rappresentare la mia quotidianità, di cui fanno parte, appunto, la campagna, i Colli Euganei e Abano Terme, che sono i luoghi in cui vivo.

La regista Miriam Zennaro ha catturato meravigliosamente le espressioni e le sensazioni del momento nel video. Come è stata la collaborazione con lei?
Miriam è una persona meravigliosa, che sin da subito ha dimostrato un caloroso interesse nei confronti del mio progetto. Mi trovo molto bene con lei perché abbiamo gusti simili, c'è un'ottima sintonia, per questo riusciamo a trovare insieme delle soluzioni che convincono entrambe.

Cosa ami di più nella tua città, Padova, e come ha influenzato la tua musica?
A me piace Padova perché è una città piccola, alla fine. Non c'è il clima che si respira in una metropoli, non è frenetica, sembra proprio che il tempo in alcuni posti si sia fermato. L’ambiente in cui vivo mi dà molto, anche solo osservare le abitudini delle persone può essere fonte di ispirazione, infatti, poi cerco di riportarlo nelle mie canzoni: mi diverto molto a descrivere precisamente uno scenario qualsiasi che ho in mente, meglio ancora se mi è già familiare, come Padova, per esempio.

Qual è stato il momento più emozionante della tua carriera musicale finora?
L’uscita del mio primo singolo, “Non mi lasciare d’estate”, mi ha emozionato parecchio. È stato un viaggio bellissimo lavorarci, tanto quanto vedere il brano finalmente pubblicato lo scorso settembre. Essendo il mio primo singolo, poi, ha anche un valore affettivo che porterò con me per sempre. 

Infine, quali sono i tuoi prossimi progetti musicali? Cosa possiamo aspettarci di sentire da te in futuro?
A breve uscirà il mio primo EP e non vedo l’ora. Per tutte le novità potete seguirmi sui social (mi chiamo Sara Sgarabottolo ovunque), dove presto dirò qualcosa in più, anche sugli eventi dal vivo.