In occasione dell'uscita del suo singolo di debutto, Un gioco ben studiato, abbiamo intervistato Lopez, un giovane artista che ha deciso di usare la musica come strumento per raccontarsi. Il brano, che si muove tra un’atmosfera fresca e spensierata, riesce a trattare temi profondi e "pesanti" con un tocco di ironia, rendendo il messaggio accessibile e, al tempo stesso, ricco di significato.
Come è nata la tua passione per la musica?
Il mio primo incontro con la musica risale a quando avevo circa otto anni, periodo in cui, per qualche ragione, mi sono sentito attratto dal pianoforte, anche se non saprei spiegare il motivo preciso. Col passare del tempo, però, la musica è diventata per me più di un semplice passatempo. Oggi, l'idea di poterla utilizzare come mezzo di espressione, per raccontarmi, piuttosto che come una passione da vivere solo in privato, è sicuramente una cosa che mi rende molto felice.
Parliamo del tuo nuovo singolo. Come è nato?
Ho cominciato a scrivere il brano in modo piuttosto spontaneo, come mi capita spesso, tuttavia, fin dall'inizio, l'ho affrontato con un'attenzione leggermente diversa rispetto a tanti altri pezzi nati casualmente. Il brano ha richiesto particolare cura, soprattutto nel modo di trattare un tema piuttosto "pesante" in una forma che risultasse più piacevole e accessibile all'ascolto, senza trascurare comunque il messaggio che il brano vuole effettivamente lanciare.
Che atmosfera si respira in questo nuovo singolo?
Un’atmosfera di un qualcosa di nuovo, molto fresca, e soprattutto, spero, un’aria molto sincera e spensierata.
Come è avvenuta la scelta del titolo e della copertina?
La scelta della copertina deriva dalle metafore e dal “plot” utilizzato per tutto il brano, cioè quello del tribunale; quindi, è più una conseguenza che una scelta già premeditata, per quanto riguarda il titolo, invece, vuole mettere in luce la vena più “ironica” del brano, così da rendere il suo messaggio effettivo ancora più una “sorpresa” per l’ascoltatore.
Un progetto a cui vorresti dar vita, prima o poi…
Sicuramente completare un album di brani simili a questo, sempre con temi che potremmo definire “quotidiani” o forse anche banali, ma trattati sotto una luce completamente diversa dal solito.
Cosa ci riserverà la tua musica nei prossimi mesi?
Sicuramente il “sound” della mia musica rimarrà questo, insieme allo stile, tuttavia arriveranno brani sempre diversi, a volte più seri, a volte più ironici, ma sicuramente rimarrò “coerente” con il mio primo brano, che poi significa, a grandi linee, con me stesso.