BLU 21: l’anima, il suono digitale, la libertà di sentire


Un esordio che in fondo esordio non è vista la loro carriera che oggi trova un punto di incontro. E lo scopriamo oggi, come scopriamo solo per caso e grazie al lavoro di tanti portali di musica quanta storia c’è dentro questo sottobosco mai illuminato a dovere, chissà perché… e tra le pieghe della scena pop digitale troviamo il progetto di Paolo Bottini e Sergio Guida ovvero i BLU 21 che firmano questo primo lavoro dal titolo “Ricordami”. Ed è interessante la riflessione dentro cui ci accompagneranno: viviamo in un mondo di apparenze, giostre assurde dentro cui non importa più quello che si fa ma l’estetica con cui si vende. Bando alle ciance… torniamo indietro nel tempo, poi ripercorriamo la vita a ritrovo, scivoliamo dentro le nuove tecnologie e ci lasciamo cullare dalle melodie che funzionano. Niente che non vada, coccolati anche i palati nostalgici e non solo quelli in cerca di elettronica. C’è l’anima spensierata, semplice, priva di maschere… e si sente tutta…

Benvenuti nel mondo discografico. Domanda a bruciapelo: era come lo immaginavate?
“Ricordami " è il nostro primo lavoro come Blu21 ma non è la nostra prima uscita discografica. Diciamo che sapevamo a cosa andavamo incontro 

E restando sul tema… pensate che questo disco abbia raccolto l’attenzione che meritava?
La competitività è alta soprattutto nel periodo post covid. Forse c'è più voglia di ripartire con qualcosa di certo nel mercato musicale rispetto ad una novità. 

Un giorno un artista mi ha detto: la critica negativa oggi manca. Tutto dev’essere politicamente corretto. Secondo voi?
Ne parliamo spesso tra di noi. Abbiamo notato che spesso le critiche negative vengano mosse solo per l'artista emergente come se a questo spettasse il rinnovamento dell'intera scena musicale italiana mentre i big possono riciclarsi continuamente.
Facciamo un esempio . Ci hanno accusato di ispirarci al sound anni 80. I sintetizzatori anni 80 , riverbero anni 80. Ad un artista affermato avrebbero detto " Figo , hai riportato il suono anni 80 ai giorni nostri " Adoriamo Tommaso Paradiso ma lui non li ha vissuti gli anni 80 ma ne fa continuamente omaggio nelle sue canzoni . Noi abbiamo visto nascere THRILLER e gruppi come Duran Duran o i Depeche Mode . Le radio passavano le loro canzoni. Siamo cresciuti con questi suoni è naturale che il nostro pop abbia alcune sonorità di quei tempi.

Ecco una critica ve la muovo io e vi lancio  anche la palla per rispondere. Tanti, troppi suoni “tra-usati” da tanti. Una scelta mirata e voluta oppure un limite che vi portate dietro?
Ecco appunto. Il problema è che quei suoni che tu intendi sono nel nostro DNA. La nostra carta d'identità ne è la prova. E come detto prima, se li hanno usati Coez o qualsiasi altro artista è lecito e figo mentre se lo fanno i Blu 21 sono dei mercenari o dei cloni? 
Noi abbiamo tutti i limiti di questo mondo..non siamo certo i Beatles ma non è il nostro obiettivo stravolgere la scena musicale italiana. Ci pensa già... non so aiutaci a trovare  qualche nome se ti viene in mente. Difficile vero? 

Dal vivo i BLU 21 stanno uscendo? Esiste già una dimensione live di questo disco?
Esiste e in autunno saremo pronti per i club