Intervista alla cantautrice Giulia Pratelli


“Nel mio stomaco” è il terzo album in studio di Giulia Pratelli e vede rinnovarsi la collaborazione artistica con Zibba, che aveva già seguito la produzione del precedente “TUTTO BENE” (Rusty Records, 2017). Contiene 11 tracce, tra cui “Qualcuno che ti vuole bene”, pubblicata lo scorso 22 novembre, scritta e interpretata insieme a BIANCO, e “Le cose da fare”, già contenuta nell’album “Benvenute”, una compilation prodotta da Musica di Seta e dedicata al racconto della condizione femminile. A chiudere la tracklist “Non ti preoccupare”, brano col quale la cantautrice ha vinto il premio “Miglior testo” al Premio Bianca D’Aponte 2018.

Abbiamo scambiato quattro chiacchiere con Giulia. Ecco cosa ci ha raccontato.

Come è nata la tua passione per la musica? 
Mi accompagna da sempre ed è nata ascoltando i dischi insieme ai miei genitori, cantando durante i nostri viaggi in macchina, e poi si è consolidata con lo studio e la mia crescita.

Che atmosfera si respira in questo nuovo lavoro discografico?
Si respira (o almeno vorrei si respirasse) un’atmosfera calda e principalmente acustica. Spero possa risultare accogliente e riesca a far sentire (in qualche modo) a casa chi vorrà ascoltarlo e fare amicizia con queste undici canzoni.

C’è qualche aneddoto curioso, accaduto durante le registrazioni del disco che vuoi raccontarci?
Sì, mi piace sempre ricordare che la coda strumentale su Roma, Milano è nata sul momento, grazie alla nostra scelta di far suonare la band insieme, privilegiando il piacere di giocare e improvvisare. Colgo anche l’occasione per ringraziare tutti i musicisti che hanno suonato nel disco, andando a impreziosire tutti i brani con il loro tocco e la loro gentilezza: Toto Giornelli, Edoardo Petretti, Filippo Schininà e Luca Guidi.

Come è avvenuta la scelta del titolo e della copertina?
Il titolo per me è sempre stato chiaro: avevo scritto il brano che porta lo stesso titolo e volevo che fosse una sorta di manifesto, una piccola provocazione volta a spostare l’attenzione emotiva dal cuore allo stomaco.

L’idea della copertina è nata confrontandomi con La Tram, l’artista che ha realizzato il collage digitale a partire dalla foto scattata da Claudia Cataldi. Volevo che anche visivamente uscisse “tutto” dallo stomaco, oggetti, animali, cose a cui sono legata…


Qual è la tua canzone preferita dell'album?
“Preferita” forse non è la parola giusta ma direi “Autunno”, che mi ha aiutata a capire dove condurre tutto il resto del lavoro.

Cosa ci riserverà la tua musica nei prossimi mesi?
Spero molti live e poi, chissà… un altro disco, prima o poi.